Territorio

ComacchioDelta del PoPomposaMesolaFerrara


Comacchio

Comacchio

A 30 km da Ferrara, verso il mare, troviamo Comacchio, la cosiddetta "piccola Venezia" che è il centro storico più originale ed affascinante del Delta del Po. Erede dell'antica Spina, a lungo contesa da ferraresi e ravennati, da Papi e Imperatori, ha origini antichissime: sorse infatti agli albori del Medioevo su tredici isolotti e fondò esclusivamente sull’acqua il proprio sviluppo urbano ed economico.

Pesca, vallicoltura, produzione del sale furono la fonte della sua floridezza e anche dei suoi rovesci, a causa dei conflitti che la opposero a Venezia. Oggi rimane una città dalle caratteristiche architettoniche intatte ed uniche, abitata da gente fiera delle proprie origini e dall'identità forte, una città di canali, di palazzi e di ponti monumentali. Comacchio è una suggestiva città lagunare risalente all’epoca tardo-romana, costruita su 13 isolette al centro di estesi specchi vallivi.

L’attuale centro storico conserva notevoli testimonianze del passato: bellissime chiese e monumenti sospesi tra ponti che sovrastano i canali, primo fra tutti il seicentesco Trepponti, antica porta d’ingresso alla città. Da non perdere il Museo del Carico della Nave Romana, che espone i reperti ritrovati a bordo di un’imbarcazione commerciale risalente al I secolo a.C. "Trepponti" è Il monumentale ponte e la porta della città, voluto dal Cardinale Pallotta nella prima metà del XVII secolo su disegno dell'architetto Luca Danese. Il Trepponti è formato da cinque scalinate ad arco.

Scendendo dalla scalinata centrale, si accede alla piazzetta dove si svolge tutte le mattine il mercato del pesce all'interno della caratteristica pescheria, anch'essa del XVII secolo. Lungo il canale sono attraccate le tipiche barche di valle (batane), sulle quali è possibile salire per visitare la città da un punto di vista più suggestivo.

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Delta del Po

Il Delta del Po e le sue valli

A pochi chilometri dalla città si trovano le Valli di Comacchio, 11.000 ettari di area salmastra circondata da argini e dossi ricchi di fauna e flora tipica degli ambienti lagunari. Punti particolarmente suggestivi sono la penisola di Boscoforte e le Saline, dove è possibile ammirare una folta colonia di fenicotteri. Il parco Regionale del Delta del Po è il più esteso fra i parchi regionali e occupa un’importantissima porzione di territorio dell’Emilia Romagna.

Il territorio del parco si articola in sei diverse stazioni, ognuna delle quali caratterizzata da specifiche emergenze naturalistiche, paesaggistiche e storico-culturali. Il visitatore ha la possibilità di esplorare il parco attraverso svariati itinerari d’unica bellezza, percorribili in auto, in bicicletta o a piedi. Con il traghetto si possono fare bellissime escursioni in barca. Si può, ad esempio, raggiungere il faro di Gorino e magari pranzare nel caratteristico ristorantino.

Da qui l'"attrazione" più vicina si trova a Goro, dove esiste uno dei maggiori allevamenti dell'Adriatico di molluschi e ostriche. Durante le escursioni nel Parco del Delta, possiamo ammirare una flora e una fauna infinitamente variegate, secondo le diverse tipologie ambientali di cui il Parco è ricchissimo. La lavanda marina, il baccherone, la canna, la rarissima ninfea bianca e la genziana acquatica, sono solo alcune delle numerose specie di piante che popolano questi luoghi meravigliosi.

Sulla terra ferma incontriamo il trabuso nostrano e quello americano, il merlo acquatico e l'avocetta monachina, che nidificano tra la vegetazione alta. Il canneto è preferito dal martin pescatore, dalla gazzettina canterina.

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Pomposa

Pomposa e la sua Abbazia

L'abbazia di Pomposa è un complesso di edifici costituenti uno dei più insigni monasteri benedettini del Medioevo: la Basilica, il Refettorio, la Sala Capitolare e la Corte costituiscono il cuore dell'abbazia. A questi si è aggiunto, in epoca successiva, il maestoso campanile. I Benedettini fondarono l'abbazia nel VII secolo d.c.

Attorno all'anno mille l'abbazia godeva di grande prestigio nella regione ed il ruolo di abate era tenuto in grande considerazione. I Benedettini vi rimasero fino all'inizio del XVI secolo, quando tutta la famiglia monastica si trasferì a Ferrara. Diventò proprietà privata e quindi azienda agricola, finchè un secolo fa fu trasformata dallo Stato in monumento nazionale. Il complesso fu visitato durante i secoli da vari personaggi illustri, fra i quali il Barbarossa e Dante Alighieri.

L'architettura è un'incrocio fra lo stile romanico e quello bizantino, e nelle opere d'arte si possono riconoscere elementi sia della scuola ferrarese sia di quella bolognese.

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Mesola

Mesola e il Castello

Il Castello Estense della Mesola fu costruito nel secondo Cinquecento per volere dell'ultimo duca di Ferrara, Alfonso II, in onore della terza moglie, Margherita Gonzaga.

Ultima delle "delizie" estensi, si distingue per il suo aspetto austero e allo stesso tempo elegante. Al centro di una immensa tenuta di caccia, il Castello era circondato da una cinta muraria lunga 12 km, di cui però non rimane nulla.

Sono rimaste invece le strutture di servizio poste a semicerchio intorno al Castello, trasformate oggi in negozi e ristoranti. Il Castello ospita al suo interno il Centro di Educazione Ambientale, la Biblioteca, ed è sede di mostre temporanee.

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Ferrara

Ferrara

Adagiata nel mezzo della Pianura Padana, Ferrara si presenta con l’atmosfera intatta del suo passato, armoniosamente sposata con quella del suo vivace presente. L’immagine più famosa è certamente quella del suo grande Rinascimento, l’epoca dello splendore della corte Estense, che ha lasciato ovunque segni incancellabili: nel colossale progetto dell’Addizione Erculea, negli imponenti cicli pittorici del Quattrocento e Cinquecento e nel Giudizio Universale del Bastianino.

Il centro della città, luogo privilegiato di incontri, animazione e spettacolo, è dominato dalle moli imponenti degli edifici del potere: il Castello Estense, antica fortezza trecentesca poi residenza dei Duchi d'Este nel Cinquecento, e la splendida Cattedrale, armoniosa fusione degli stili gotico e romanico, con l’annesso museo di Palazzo Schifanoia, ricco di sale finemente affrescate tra le quali spicca il Salone dei Mesi.

Dal Castello partono poi le ampie strade dell'Addizione Erculea, quell'ampliamento voluto dal duca Ercole che fece di Ferrara "la prima città moderna d'Europa" nel Rinascimento e che le è valso il riconoscimento, insieme al suo Delta del Po, dall’UNESCO di Patrimonio dell'Umanità.

Palazzo Massari con l’esposizione permanente del Boldini, Palazzo dei Diamanti con la Pinacoteca adibita a mostra permanente di importanti rassegne artistiche, Piazza Ariostea che annualmente accoglie il Palio più antico del mondo, le mura, antica cinta fortificata che conserva intatto il proprio splendore.

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